Spaghetti zola e noci

Se avessi avuto un piatto colorato, o se non fossi stato pigro e avessi aggiunto del prezzemolo, che ci sarebbe stato benissimo, la foto sarebbe stata migliore.

Ma accontentatevi, in fondo sono un finto cuoco non un fotografo.

Ho portato ad èbolizzione poca acqua e un po di larre, ho salato poco , veramente poco e ho unito gli spaghetti.

Ho cotto aggiungendo acqua bollente alla bisogna , come si fa per il risotto e a pasta cotta ho unito a fuoco spento, gorgonzola,  parmigiano e noci.

Ho amalgamato il tutto per bene,  facendo sciogliere il formaggio e creando la cremina, aiutato dall’amido rilasciato dalla pasta.

Ho servito e mangiato.

Molto buoni.

Risotto gorgonzola e n’duja

Piccante e cremoso, con un sapore deciso na nel contempo delicato.

Se avessi avuto più coraggio, avrei potuto chiamarlo Calabro-Lombardo.

Ho messo a bollire acqua e latte, per ogni persona calcolate un mestolo del primo liquido e mezzo del secondo.

Una volta giunto a ebollizione ho versato il riso e ho poi alla bisogna , ovvero man mano che il riso assorbiva il liquido iniziale ho aggiunto acqua bollente, come si fa per un normale risotto.

A cottura quasi ultimata ho unito il gorgonzola e la n’duja in modo che si sciogliessero perfettamente. Per il formaggio calcolate 25 grammi a persona oer il salume fate voi in base a quanto vi piace piccante. Io ne ho unita circa 30 grammi.

A fine cottura, ho regolato di sale, e a fuoco spento mantecato con parmigiano e prezzemolo fresco tritato.

Ho lasciato leggermente riposare e poi l’ho mangiato.

A dire il vero io ho messo anche del peperoncino. D’altronde io sono il diavolo e per ne non è mai abbastanza piccante

Spaghetti zola e pepe

Un piatto che ti coccola.

E le coccole fanno piacere ad ogni età.

Ho portato a bollore in una pentola che potesse contenere gli spaghetti crudi, un dito d’acqua a cui ho aggiunto poco, ma poco, ma poco sale.

Ho messo gli spaghetti in pentola e li ho portati a cottura, unendo ulteriore acqua alla bisogna.

A fuoco spento ho unito parmigiano mon molto e tanto gorgonzola.

Ho mantecato, per bene in modo che il formaggio si sciogliesse e grazie anche all’amido della pasta fermasse la golosa cremina ed inultp ho aggiunto abbondante pepe e del prezzemolo per dare un po di colore.

Ho versato nel piatto e mi sono strapazzato di coccole.

Risotto finocchi e gorgonzola

Un risotto delicatissimo a cui il gorgonzola che è facoltativo da una marcia in più.

Perfetto per le sere piovese.

Ho messo a stufare in poco olio, la cipolla e dopo qualche minuto ho unito il finocchio, lavato e tagliato a piccoli pezzi e con l’aiuto di un po’ d’acqua, quando si è resa necessaria ho cotto per una decina di minuti.

Ho tostato il riso a secco, ho sfumato con vino bianco ed ad alcol evaporato ho versato acqua bollente e il finocchio iniziando la cottura del risotto.

A cottura ultimata, ci vogliono circa 16 minuti, ho regolato di sale e poi a fuoco spento ho mantecato, con burro, parmigiano, il gorgonzola e un po’ di prezzemolo.

Un bicchiere di vino bianco, o se preferite di un rosso leggero, mi raccomando non fatevelo mancare.

Riso e latte con zucchine gorgonzola e curcuma

Un risotto d’altri tempi.

Tempi che non torneranno, ma che non sono per nulla fuori moda e non lo saranno mai.

Ho tagliato la cipolla dorata alla dimensione del rido e l’ ho messa a rosolare in poco olio. Ho unito le zucchine a cui ho tolto la parte bianca interna ridotte a dadini e a fiamma bassa ho lasciato cuocere.

Ho scaldato il latte, un po neno del volume del riso e poco prima dell’abolizione ho versato il riso.

Dopo dieci minuti ho unito cipolla e zucchine e la curcuma per dare il colore è ho portato il riso a cottura , aggiungendo acqua bollente alla bisogna. Non ne servirà molta, il latte non basta a portare i chicchi a cottura, ma ne servirà, per cui tenetela pronta.

Fuori dal fuoco ho unito il gorgonzola abbondante e un quarto del suo peso di parmigiano e ho sciolto per bene il formaggio girando il tutto energicamente.

Ho lasciato riposare coperto per un paio di minuto prima di servire.

Cremoso, buonissimo e colorato.

Risotto vino e latte con gorgonzola e spinacini

Una preparazione d’altri tempi, di grande effetto e facile esecuzione.

Sarebbe un vero peccato non replicarla.

Ho tostato a secco il riso 320 grammi, in una padella bollente, ho poi unito un bicchiere abbondante di vino rosso corposo, precedentemente dealcolizzato. Non spaventatevi dal termine, basta far bollire il vino per qualche minuto, in modo che perda la parte alcolica. Il procedimento si rende necessario, per non avere in considerazione della grande quantità di vino, un risultato finale molto acido, che si otterrebbe unendo il vino come si fa di solito per sfumarlo.

A vino quasi completamente assorbito ho unito un bicchiere di latte intero, portato ad ebollizione precedentemente.

Ho portato il riso a cottura, aggiungendo acqua bollente alla bisogna, regolandolo di sale e poi fuori dal fuoco ho mantecato con 80 grammi di gorgonzola, 30 di burro e 100 grammi di spinacini spezzati grossolanamente con le mani.

Lasciatelo coperto a riposare per un paio di minuti prima di servirlo.

Oggi come avete potuto notare sono particolarmente buono e ho fornito le dosi per 4 persone.

Spinaci cremosi al gorgonzola

Poco fa al supermercato, ho visto un preparato surgelato che portava il nome spinaci filanti e ….. tranquilli non li ho comperati, ma tornato a casa ho preparato questo contorno.

Lessare degli spinaci, in acqua in piena ebollizione, freschi sarebbe meglio, ma quelli surgelati……. vabbè io non ve l’ho suggerito.

Scolarli, strizzarli per bene e poi ripassarli in padella con una dose generosa di burro.

Versare sulla superficie del gorgonzola, io ho usato quello dolce se preferite quello piccante usatelo e dopo aver fatto sciogliere per bene servite caldissimo.

Se li volete filanti, ma il rischio di creare un mapazzone esiste, usate della mozzarella, se li volete più ricchi oltre al formaggio unite della pancetta affumicata o dolce rosolata a parte e del parmigiano, o……. vedete voi come ho già detto in passato, non posso fare tutto io.

Risotto noci e gorgonzola

Un risotto dai sapori antichi, cremosissimo e con il potere di far subito festa e risollevare l’anima.

Forse sarebbe bastato dire confort food.

Ho scaldato una padella e vi ho tostato il riso senza nessun condimento. Come ho già detto molte volte, 80/90 grammi a persona sono una dose corretta e per la tipologia di riso, io uso il Carnaroli.

Ho sfumato con vino bianco, ed ad alcol evaporato ho unito acqua bollente dando il via alla cottura vera e propria.

A riso quasi cotto, ho unito il gorgonzola, 3o grammi a persona saranno sufficienti, ho portato il riso a cottura, lasciando che il formaggio si sciogliesse perfettamente, ho spento il fuoco e ho mantecato con burro e parmigiano, 20 grammi di entrambi a persona sono la giusta dose, gherigli di noci tritati grossolanamente e basilico spezzettato con le mani.

Ho lasciato riposare coperto per un paio di minuti e poi ho servito.

Trofie asparagi e taleggio

Ho mangiato per la prima volta questo piatto, in un ristorante di Chiavari di cui non ricordo il nome, dove ero solito andare, durante il servizio militare.

Capitai li per caso. spinto dalla pioggia, ma la proprietaria forse perché bagnato come un pulcino, in qualche modo mi adottò, viziandomi con il cibo sia quella volta che tutte le altre in cui mi son recato nel suo locale, facendomi anche raramente pagare od applicandomi uno sconto fuori dai canoni commerciali, quando il marito che di solito era in cucina, come tutti i cuochi, era nei pressi della cassa.

Ho messo a rosolare in olio e burro , dopo averli mondati e tagliati a rondelle e naturalmente lavati degli asparagi. Li ho sfumati con del vino bianco ed ad alcol evaporato, aiutandomi con del latte, li ho portati a cottura.

Ho scolato le mie trofie, le ho messe in padella con la verdura e poi ho aggiunto il taleggio e la panna.

Ho fatto sciogliere il formaggio, addensare la panna e poi a fuoco spento ho unito una dose generosa di parmigiano.

Il taleggio se preferite un sapore più deciso. può essere sostituito da del gorgonzola.

Risotto con la barbabietola

Un risotto dal colore funesto, ma buonissimo e molto ma molto estivo.

Ora che ci penso il viola, non è un colore funesto, ma un colore allegro.

Ho rosolato in poco olio, dello scalogno, non lo uso per fare il figo come dice Cracco, ma per il suo sapore meno invadente della cipolla, e per le sue dimensioni che mi permettono di non doverne conservare pezzi, nel frigorifero. Voi se preferite utilizzate pure la cipolla dorata.

Ho unito la barbabietola tagliata a piccoli cubetti e ho lasciato cuocere fino a renderla morbida, aiutandomi con del brodo vegetale. Poi con l’aiuto di una forchetta, l’ho leggermente schiacciata.

Ho scaldato la pentola del risotto, ho unito il riso, e l’ho tostato senza condimento. A tostatura effettuata ho sfumato con vino bianco, ed ad alcol evaporato, ho iniziato a versare brodo bollente. Il vegetale di cui parlavo sopra.

Dopo dieci minuti ho unito, la barbabietola e lo scalogno e ho portato il riso a cottura, aggiungendo brodo bollente alla bisogna, regolandolo di sale.

A fuoco spento, ho mantecato, con burro, parmigiano e del caprino stagionato. Al posto del caprino, potete utilizzare un gorgonzola piccante, un blue cheese (formaggio erborinato) o del roquefort. il gusto deciso di questi formaggi, serve a contrastare ed equilibrare il gusto dolce della melanzana,

ho lasciato riposare coperto per un paio di minuti, e poi ho servito il mio risotto.