Risotto pere e noci con riduzione di vino rosso

Se vi state spaventando perché dal nome sembra molto complicato, leggete la ricetta fino in fondo e vi ricrederete.

Comunque anche se fosse complicato, considerando che è buonissimo, varrebbe la pena cucinarlo.

Preparare la riduzione di vino, mettendo un bicchiere di vino in un pentolino, con uno spicchio d’aglio, mezzo scalogno e un rametto di rosmarino e fare bollire fino a ridurre di due terzi il liquido.

Tostare il riso a secco, sfumarlo con vino bianco, farlo evaporare aggiungere acqua bollente, continuando alla bisogna, e dopo una decina di minuti unire la cipolla stufata in un filo d’olio.

Dopo 5 minuti, aggiungere le pere, precedentemente sbucciate, tagliate a tocchetti e saltate a fiamma viva in poco, ma poco burro, e portare il riso a cottura regolando di sale.

Fuori dal fuoco, mantecare con burro, parmigiano e le noci e lasciare riposare coperto prima di servire.

Porre nei piatti e versare qua e la la riduzione di vino.

Penne alla lurida

Un sugo fantastico per condire delle penne come fa il Lurido o anche degli spaghetti.

Se vi state chiedendo chi sia il lurido, sappiate che sono io. Chi altri?

Scaldare una padella, unire una dose generosa di olio e rosolare senza bruciarlo uno spicchio d’aglio.

Unire i pomodori spellati e abbondanti olive, sia verdi che nere denocciolate.

Regolare di sale, di peperoncino, al Lurido piace piccantissima, e cuocere a fiamma viva, fino ad ottenere un sugo denso.

Saltare nel sugo la pasta cotta al dente e poi fuori dal fuoco mantecare con abbondante parmigiano e un trito di prezzemolo molto grossolano.

Buonissime.

Parola di Lurido.

Orecchiette di grano arso con pomodoro e burrata

Per chi no lo conoscesse, il grano arso non è una varietà di grano particolare, bensì, un qualunque grano duro che è stato letteralmente “bruciato”. La sua origine è tanto antica quanto povera, si deve alla pratica dei coltivatori di incendiare le stoppie dopo la mietitura del grano, in quanto questo facilita la ricoltivazione del terreno. Con il grano bruciato si ottiene questa particolare farina.

Io non ho fatto altro che lessare le orecchiette, si trovano facilmente in commercio e condirle con un sugo di pomodoro, ponendo poi in cima ad ogni piatto della burrata.

Se non avete mai provato la pasta fatta con questa particolare farina, oggi vi ho dato lo spunto per rimediare.

Riso e latte con zucchine gorgonzola e curcuma

Un risotto d’altri tempi.

Tempi che non torneranno, ma che non sono per nulla fuori moda e non lo saranno mai.

Ho tagliato la cipolla dorata alla dimensione del rido e l’ ho messa a rosolare in poco olio. Ho unito le zucchine a cui ho tolto la parte bianca interna ridotte a dadini e a fiamma bassa ho lasciato cuocere.

Ho scaldato il latte, un po neno del volume del riso e poco prima dell’abolizione ho versato il riso.

Dopo dieci minuti ho unito cipolla e zucchine e la curcuma per dare il colore è ho portato il riso a cottura , aggiungendo acqua bollente alla bisogna. Non ne servirà molta, il latte non basta a portare i chicchi a cottura, ma ne servirà, per cui tenetela pronta.

Fuori dal fuoco ho unito il gorgonzola abbondante e un quarto del suo peso di parmigiano e ho sciolto per bene il formaggio girando il tutto energicamente.

Ho lasciato riposare coperto per un paio di minuto prima di servire.

Cremoso, buonissimo e colorato.

Tartare del diavolo

La mia, piccante, piccante e piccante.

Io l’ho servita su della rucola condita con poco sale e poco olio, voi servitela come preferite.

Ho tagliato la carne a coltello, per agevolare l’operazione tenetela in freezer una ventina di minuti. Se non ve la sentite, usate un tritacarne o fatevela tagliare dal macellaio, sappiate che una volta tritata, la carica batterica cresce velocemente, per cui mangiatela il prima possibile.

L’ho condita, con sale, pepe, parmigiano grattugiato. olio evo e tanto, ma tanto, ma tanto peperoncino, in fondo si sa, a me piace tanto, ma tanto, ma tanto piccante.

Oggi voglio consigliarvi un vino. Un rosato, il Cerasuolo d’Abruzzo nella fattispecie.

Merluzzo mediterraneo

Un nome terribile, per un piatto di pesce eccezionale, facile da fare ed economico.

Mi raccomando con i soldi risparmiati, comperate una bella bottiglia di vino.

Ho rosolato a fiamma bassa in una larga padella un paio di spicchi d’aglio. Li ho eliminati prima che bruciassero, ma dopo che avevano rilasciato il loro profumo e dopo aver alzato la fiamma ho messo in pentola i filetti di merluzzo prima passati nella farina.

Li ho rosolati per bene e ho sfumato cn vino bianco che ho fatto evaporare.

Ho unito il pomodoro, le olive, se vi piacciono aggiungete anche dei capperi, e ho cotto fino a portare il pesce a cottura.

Completate con basilico o prezzemolo prima di servire. Un giro di pepe ed un po di peperoncino ci stanno alla grande.