Risotto alla carbonara

I puristi staranno storcendo il naso, non sapendo quello che si stanno perdendo.

Ho tostato in padella quella in cui ho poi cotto il riso, senza nessun condimento il guanciale, fimo a renderlo croccante. Calcolate 25 grammi a persona.

L’ho tolto dalla pentola e mantenuto al caldo e nella stessa ho tostato ol riso. Io come detto decine di volte prediligo il Carnaroli 80/90 grammi a commensale.

Ho sfumato con vino bianco e dopo che è sfumato perfettamente ho versato acqua bollente e dato il via alla cottura vera e propria del riso. Essendo una preparazione ricca l’acqua non l’appesantisce ulteriormente.

Ho sbattuto leggermente il tuorlo d’uovo calcolatene uno a persona e ho creato una pappina aggiungendo abbondante pepe nero macinato al mulinello e parmigiano grattugiato quanto basta. Circa 25 grammi ad uovo.

Ho portato il riso a cottura aggiungendo acqua alla bisogna e regolando di sale. Ho tolto la pentola dal fuoco ho unito il guanciale e del burro 10 grammi a persona sono sufficienti e ho girato velocemente per amalgamare e abbassare l temperatura.

Ho unito il composto di uova pepe e formaggio e dopo aver rimestato per bene ho impiatattato.

Profumato, buono e…… direi che non fa rimpiangere la pasta.

Se non ci credete provate.

Seppie in umido con polenta bianca

Un piatto semplice che potrebbe essere accompagnato da del riso lesso, del cou cous o da del pane da coloro che sbagliando volessero eliminare la polenta ritenendola non di stagione.

Ho scaldato una padella, ho unito dell’olio evo e dell’aglio. Quanto aglio vedete voi l’importante è che rosoli leggermente ma che non bruci.

Ho unito le seppie, lavate e naturalmente pulite da occhi becco ecc ecc e le ho rosokate a fiamma alta in modo che perdessero la loro acqua. E non appena la stessa è evaporato ho sfumato con vino bianco.

Non appena l’alcol e evaporato ho unito abbondante pomodoro tagliato grossolanamente.

Ho cotto coperto per una mezz’ora abbondante e poi scoperto gino a portare kl sugo a giusta consistenza ed avere il pesce morbido.

A fuoco spento ho unito del prezzemolo, ho rigirato il pesce un ultima botta e lhoposto sulla polenta che avevo cotto a parte e posto nei piatti.

Dovesse avanzare sugo, confite della pasta per cui abbondante tranquillamente col po.odoro.

Spaghetti con cipolla rossa e pomodoro al profumo di origano

Un piatto estivo, che ti fa immediatamente sentire in vacanza, anche se sei ancora in città.

Non ci credete….. provate.

Ho messo ad appassire, in una larga padella velata d’olio una dose generosa di cipolla rossa, e ho cotto per una quindicina di minuyi, aggiungendo acqua per far sì che non friggesse ma diventasse morbida.

Ho unito il pomodoro, poco peperoncino e un pizzico abbondante di origano e ho portato il mio sugo a giusta cottura.

Ho versato nel sugo gli spaghetti cotti in acqua salata in piena ebollizione e scolati al dente e ho amalgamato per bene. A fuoco spento ho aggiunto del basilico spezzato con ke mani.

A provarla vi ho già invitati, per cui altro da dire non mi rimane.

Tagliolini neri al guazzetto di vongole scappate

In cucina non si butta nulla e tutto si recupera. Questo sia per una questione economica, ma non solo nel senso del risparmio, ma anche di energie. L’importante è creare con quelli che definiamo avanzi un qualcosa di buono e non un mapazzone insulso.

E riciclare il sugo non contaminato da posate ciucciate o da briciole di pane, rilasciato dalle vongole ( quello della ricetta precedente) ci permette di avere un ottimo risultato.

Ho scaldato parte del sugo del guazzetto in una larga pentola che potesse poi contenere la pasta ed una volta giunto ad ebollizione ho versato nello stesso i tagliolini.

Li ho portati a cottura come se fossero un risotto, aggiungendo alla bisogna ulteriore liquido naturalmente in piena ebollizione. Non dovesse bastare aiutatevi con acqua sempre in ebollizione.

La pasta assorbendo il liquido si impregnerà di sapore e il fatto che le vongole non ci sono, si noterà veramente poco.

A cottura della pasta quasi ultimata, ho unito del sugo di pomodoro, che ho preparato cuocendo brevemente sei pomodorini tagliati in quattro in una padella unta d’olio in cui avevo rosolato uno spicchio d’aglio senza bruciarlo.

Ho terminato la cottura della pasta, e a fuoco spento ho unito del prezzemolo.

Colorati e per cui belli da vedere, e soprattutto molto buonissimi e con un gran gusto di mare.

Guazzetto di vongole

Con un po’ di fantasia in più arei potuto chiamarlo sauté.

Vabbé sarà per la prossima volta.

Ho tritato finemente, aglio e prezzemolo e li ho messi in una padella velata d’olio.

Ho unito le vongole veraci, un goccio di vino bianco, ho acceso la fiamma e ho cotto fino ad apertura di ogni singola vongola.

Accompagnatele con del pane bruscato o con della polenta bianca. Ma bianca mi raccomando, quella gialla va bene col capriolo.

E non fatevi mancare un bicchiere di vino, meglio se di bollicine.