Mezzelune di grano saraceno con verza e cotechino

Sabato, dopo aver comperato della farina di grano saraceno, ho preparato i pizzoccheri ed ieri, per vincere la noia, questi fantastici ravioli.

Forse la presenza della farina di grano saraceno, non basta a poterli definire valtellinesi, ma sicuramente, anche per via del ripieno. sono d’alta montagna.

Ho impastato a mano su un’asse da lavoro., con 5 uova, e un po d’acqua visto che l’impasto me lo richiedeva 100 grammi di farina di grano saraceno e 400 grammi di farina 00 . Se volete farne una dose minore, avete le proporzioni.

Ho lasciato il mio impasto a riposare e nel frattempo mi sono dedicato alla farcia.

Ho messo a lessare, dopo averla mondata e tagliata a strisce, mezza verza, circa 350 grammi. Ho scaldato una padella e l’ho velata con una lacrima d’olio e ho messo rosolare due spicchi d’aglio. Ho unito circa 250 grammi di cotechino già cotto e ho lasciato che rilasciasse il suo grasso. Ho scolato per bene e messo in padella anche la verza e ho lasciato che perdesse tutta la sua acqua. Ho lasciato raffreddare.

Ho tritato in un mixer che potesse poi contenere verza e cotechino circa 70 grammi di parmigiano, ho unito la verdura ed il salume e ho frullato leggermente.

Dovrete ottenere un composto abbastanza sodo, nel caso fosse troppo morbido, ma se avrete asciugato per bene la zucca in padella, non dovrebbe servire, unite ulteriore parmigiano.

Ho steso la pasta, aiutandomi con un robot, in uno spessore sottile, con un coppapasta ho ricavato dei cerchi, il diametro dei miei era di circa 4 cm, ma se li volete più piccoli fate pure, ho posto al centro una dose generosa di ripieno e ho piegato a metà, formando la mia mezzaluna. Con una forchetta, ho sigillato per bene i bordi, creando anche un motivo geometrico. Naturalmente la forma cosi come le dimensioni non sono vincolanti, per cui se li preferite tondi, o quadrati od a tortello, fate pure.

Li ho lessati in acqua bollente salata e una volta cotti li ho spadellati in padella con olio burro e salvia e a fuoco spento ho unito una dose generosa di parmigiano.

Se preferite, potete condirli, con un sugo di pomodoro, o perché no con una fonduta di formaggio.

Vedete voi, l’importante è che non vi facciate mancare un buon vino corposo per accompagnarli.

Cotechino alla piastra

Un idea, molto gustosa per riciclare del cotechino avanzato.

Naturalmente, nessuno ci vieta di preparare questo piatto, con del cotechino cotto per l’occasione.

Il mio a dire il vero, era un salame cotto ma poco cambia ai fini della ricetta, che era avanzato e avevo surgelato a capodanno, che era prarte di un prodotto che all’origine pesava circa due chili e mezzo, e per cuocerlo c’è voluta una pentola da caserma.

Scaldare una piastra, una griglia o una pentola antiaderente e cuocerlo un paio di minuti abbondanti per lato. Giusto il tempo di scaldarlo e creare una deliziosa crosticina.

Io l’ho accompagnato con del purè r delle erbette ripassate. Voi …….non so.